Come ottenere un service menu personalizzato su Kde Plasma 6
Onestamente penso che EndeavourOS con Kde sia il miglior sistema operativo su cui poter lavorare.
EndeavourOS è una distribuzione Linux basata su Arch Linux, progettata per offrire un’esperienza di utilizzo semplice e personalizzabile per gli utenti che desiderano un sistema operativo leggero e altamente personalizzabile. Essa offre un’installazione semplice attraverso un installer grafico, consentendo agli utenti di scegliere il proprio ambiente desktop preferito e installare solo i pacchetti di cui hanno bisogno. EndeavourOS fornisce un accesso diretto ai repository di Arch Linux, consentendo agli utenti di accedere a un vasto e aggiornato elenco di software. Grazie alla sua comunità attiva e alla documentazione dettagliata, EndeavourOS è una scelta popolare per gli appassionati di Linux che desiderano un sistema operativo flessibile e adatto alle proprie esigenze.
Uno dei maggiori punti di forza è l’assenza di applicazioni preinstallate inutili e ridondanti. Trovo questo un enorme pregio, soprattutto se penso a quanta spazzatura installa un Windows 10 pro o lo stesso Ubuntu. Molto più giusto avere lo stretto necessario ed indispensabile, e provvedere personalmente ad installare le sole applicazioni che riteniamo a noi utili.
Indubbiamente negli ultimi anni kde si è evoluto molto, ed è migliorato ad ogni rilascio, per cui sono solo contento e appagato da questo sistema operativo, però c’è una cosa di cui io (ma penso anche tanti altri) ho sentito la mancanza, ovvero i comodissimi service menu che erano disponibili in KDE 4. Infatti su plasma 6 la disposizione di alcune cartelle è stata modificata, per cui i service menu di kde 4 non funzionano su kde 6 se non dopo opportune modifiche.
In ogni caso, anche facendo le dovute ricerche su google, non sono riuscito a trovare nulla di già pronto da poter utilizzare sulla versione 6 di KDE, quindi ho messo insieme qualche “scriptino” bash da usare per i miei service menu su dolphin. Nell’archivio zip al momento sono presenti service menu per:
- Immagini
- Ridimensionare
- a 1920px, 1280px, 1024px, 720px e 640px
- Convertire in
- jpg, png e pdf
- Ruotare
- di +90 gradi, -90 gradi e 180 gradi
- Effetti
- Bianco nero – converte l’immagine in scala di grigi
- 3D Cover – per avvolgere un’immagine sul lato anteriore e sul lato sinistro o destro del riquadro visualizzato in prospettiva ruotata.
- Embroidery – applica un effetto ricamo a ciascun colore di un’immagine. Per ottenere un effetto ottimale, l’immagine deve avere un numero limitato di colori o verranno utilizzati solo i colori più frequenti. Ogni colore avrà lo stesso motivo, ma con angoli di rotazione diversi.
- Embroidery 2 – una variante di embroidery che applica l’effetto a immagini con sfondo trasparente (.png).
- Colorcells – modifica in modo casuale il colore delle celle rettangolari di un’immagine. Le celle possono essere mascherate da un’ellisse in modo che l’esterno delle celle interessate sia bianco. Solo alcune percentuali delle celle saranno modificate a colori.
- Colorcells Grid – una variante di colorcells che include anche una griglia
- Ortoneffect – L’effetto Orton è una tecnica sviluppata da Michael Orton negli anni ’80 e rimane oggi una delle tecniche di post-elaborazione più popolari per i fotografi di paesaggi. Mentre la tecnica si è evoluta dalla sua prima apparizione, il concetto di base rimane lo stesso: creare un bagliore onirico su un’immagine.
- Shapecluster – crea una divisione dell’immagine in 5 regioni rettangolari separate. Ogni regione è separata con uno sfondo ombreggiato.
- Popart – crea un’immagine in stile pop art. Questa immagine è un montaggio di immagini, ciascuna colorata con diversi set di colori dall’immagine di input. L’impostazione predefinita è un montaggio 2×2 con 2 colori ciascuno.
- Vibrance3 – applica una variazione non lineare alla vibrazione di un’immagine usando una regolazione del contrasto del canale cromatico in spazio cromatico HCL.
- Miglioramenti
- Bilanciamento del bianco – per trasformare il bilanciamento del colore complessivo di un’immagine
- Autotone – tenta di regolare automaticamente il bilanciamento e l’immagine. Ciò include la regolazione automatica della luminosità / contrasto, il bilanciamento automatico del grigio, il bilanciamento automatico del bianco, la correzione automatica della gamma, la rimozione automatica del rumore e la nitidezza automatica
- Autotone 2 – fa quello che fa Autotone ma con alcune variazioni nei parametri, restituisce un risultato leggermente differente.
- Autogamma – modifica un’immagine per applicare automaticamente una correzione gamma.
- Removecolorcast – rimuove una dominante di colore da un’immagine mescolando l’immagine e un filtro di colore generato dal colore medio sfalsato di 180 gradi dell’immagine.
- Enhancelab – applica il miglioramento della luminosità / contrasto / colorazione su un’immagine tramite lo spazio colore LAB.
- Ridimensionare
- Pdf
- Alleggerire un pdf
- Estrarre testo dal pdf
- Estrarre immagini dal pdf
- Unire i pdf
- Utility
- Rimpiazza trattini (-_) con spazi vuoti – sostituisce i trattini (-) e gli underscore (_) presenti nel nome del/dei file con spazi vuoti. Se dopo la sostituzione dei trattini si formano più spazi vuoti adiacenti (fino a tre) vengono rimpiazzati con un singolo spazio.
- Rimpiazza spazi vuoti con underscore – sostituisce gli spazi vuoti nel nome del/dei file con underscore (_).
- Rimpiazza spazi vuoti con trattino – sostituisce gli spazi vuoti presenti nel nome del/dei file con un trattino (-).
- Minuscolo – trasforma il nome del file in minuscolo.
- Maiuscolo – trasforma il nome del file in maiuscolo.
Ovviamente si possono aggiungere altre utili funzioni, che integrerò nel file scaricabile mano a mano che verranno aggiunte. Ci tengo a segnalare che gli script usati per la manipolazione delle immagini sono stati presi da Fred’s ImageMagick Scripts, di Fred Weinhaus, un sito molto interessante dove potete trovare molti script e che vi consiglio di visitare. Anche per eventualmente modificare il comportamento degli script presenti in questi service menu, infatti sul sito dell’autore potete trovare gli esempi con i diversi argomenti per modificare il risultato delle elaborazioni in base al vostro gusto.
Istruzioni
Puoi procedere in due modi, il primo metodo consiste nell’eseguire i vari passaggi tramite lo script install.sh che ho preparato., il secondo metodo consiste nell’eseguire i vari passaggi manualmente seguendo le istruzioni riportate nel metodo 2.
Metodo 1
Se vuoi fare presto ho preparato un comodo script install.sh che esegue tutti i passaggi necessari per installare i service menu. Quindi scarica lo script install.sh nella tua home poi apri il terminale e rendi eseguibile lo script con il comando:
chmod +x install.sh
a questo punto non ti resta che eseguire lo script con il comando:
./install.sh
Durante l’esecuzione dello script ti verrà chiesta una conferma prima di eseguire ognuno dei sei passaggi, che sono:
- Installazione del pacchetto imagemagick, viene usato apt, se siete su arch o se avete già installato il pacchetto imagemagick nel vostro sistema potete saltare questo passaggio e se serve installarlo manualmente.
- Download dell’archivio Zip. Verrà scaricato l’archivio in formato compresso contenente tutti i file desktop e gli script bash che servono per il service menu.
- Estrazione dei file. Verranno estratti i file dell’archivio Zip appena scaricato, al termine dell’estrazione vedrai una nuova cartella nominata servicemenu_kde6 nella tua home
- Spostamento dei file. Verranno posizionati i file desktop e gli script bash nelle giuste cartelle. gli script in /usr/local/bin/ e i file desktop in .local/share/kio/servicemenus/. Se le cartelle kio e servicemenus non esistono verranno create automaticamente dallo script.
- Rimozione dei file non più necessari. Verranno rimossi i file non più necessari che hai scaricato, ovvero l’archivio Zip ancora presente nella tua home e la cartella prodotta dopo l’estrazione del file Zip.
infine, terminata l’esecuzione dello script puoi eliminare anche il file install.sh e goderti il tuo service menu : )
Metodo 2
Se preferisci l’installazione manuale di seguito trovi le istruzioni. I file .desktop possono essere archiviati in due posizioni diverse in base alle tue preferenze, se vuoi che i service menu siano disponibili solo per il tuo utente vanno messi in:
~/.local/share/kio/servicemenus/
per un’installazione a livello di sistema invece vanno messi in:
/usr/share/kio/servicemenus/
Detto questo possiamo iniziare, occorre installare (se non già presente) il pacchetto imagemagick, con il comando:
sudo apt install imagemagick
Adesso puoi scaricare l’archivio Zip contenente tutti i file necessari per il service menu con il comando:
wget https://www.rodolforizzo.it/download/service-menu-kde-6/servicemenu_kde6.zip
poi estrai nella tua home la cartella che contiene i file necessari:
unzip servicemenu_kde6.zip
spostiamo i file .desktop nella cartella ~/.local/share/kio/servicemenus/ (se si vuole rendere disponibili i service menu solo per il tuo utente). Per renderli disponibili a livello di sistema, come già detto vanno messi in /usr/share/kio/servicemenus/. Se la cartella dove vanno posizionati i file non esiste occorre crearla.
Diamo prima i permessi di esecuzione ai file .desktop
chmod +x servicemenu_kde6/desktop_file/*
cp servicemenu_kde6/desktop_file/*.desktop ~/.local/share/kio/servicemenus/
Ora diamo i permessi di esecuzione agli script bash con il comando:
chmod +x servicemenu_kde6/script_bash/*
e poi li copiamo in /usr/local/bin/ con il comando:
sudo cp servicemenu_kde6/script_bash/* /usr/local/bin/
Infine possiamo rimuovere i file non più necessari, ovvero l’archivio Zip ancora presente nella tua home e la cartella prodotta dopo l’estrazione del file Zip, con questi due comandi:
rm servicemenu_kde6.zip && rm -rf servicemenu_kde6
adesso puoi goderti i tuoi nuovi service menu! 🙂
Per testarne il funzionamento puoi aprire Dolphin e cliccare con il tasto destro del mouse su un’immagine e sotto la voce Azioni vedrai che ora sono presenti le nuove voci: Converti in, Effetti, Ridimensionare, Ruotare. Mentre se clicchi col destro su un pdf vedrai anche le voci relative ai pdf.
Con il tempo aggiungerò altri script al service menu, se questi ti sono piaciuti e li hai trovati utili non perderti gli aggiornamenti a questo post e iscriviti alla newsletter – in questo modo riceverai una notifica via mail quando il post viene aggiornato o quando viene pubblicato un nuovo articolo.
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